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mercoledì 5 gennaio 2011

2011, anno internazionale delle foreste


"Il 2011 è l'anno internazionale delle foreste."
"Sei sicuro? A me sembra che è l'anno del coniglio."


Il 2011 è stato dichiarato dall'ONU Anno internazionale delle Foreste e sono curioso delle iniziative e delle attività che verranno messe in opera per la salvaguardia e per la gestione delle nostre foreste. Da parte mia cercherò di andare più spesso nei boschi che mi sono vicini per fotografarli e raccogliere qualche dato.
Due sono i boschi interessanti dalle mie parti. Uno è un bosco di castagno che in pianura è una vera rarità. Il castagno (Castanea sativa), infatti, è un albero che trova la massima diffusione nelle fasce collinari e submontane, ma che in passato, soprattutto nel Medioevo, venne diffuso per mano dell’uomo in tutta la pianura. Esso forniva legname e cibo per uomini ed animali d’allevamento (soprattutto suini), tanto da ricevere l’appellativo di albero del pane. Oggi è poco diffuso perché soppiantato dai cereali e perché colpito dal cancro corticale e dal mal dell’inchiostro, malattie epidemiche che costrinsero i gestori dei castagneti ad alto fusto a convertirli a ceduo. Non conosco il motivo per cui un bosco di castagno sia ancora presente dalle mie parti. Bosco relitto? Recente piantumazione? Tutte e due? Oltre al castagno sono presenti anche il rovere (Quercus petraea), l’orniello (Fraxinus ornus) e la robinia (Robinia pseudoacacia). Nello strato arbustivo si rinvengono prevalentemente il nocciolo (Corylus avellana), il biancospino (Crataegus monogyna), il sanguinello (Cornus sanguinea), l’acero campestre (Acer campestre) e il sambuco nero (Sambucus nigra). Lo strato erbaceo annovera ampie distese di pervinca (Vinca minor), di anemone dei boschi (Anemone nemorosa), di favagello (Ranunculus ficaria) e di edera. Negli anni passati ho trovato un roost (un rifugio invernale) di gufo comune strepitoso per il numero di individui.

Acero campestre

L'altro bosco invece è costituito principalmente da farnia (Quercus robur), carpino (Carpinus betulus), olmo campestre (Ulmus minor) e acero campestre (Acer campestre). Anche qui vi sono intense fioriture di pervinca (Vinca minor) e soprattutto di aglio orsino (Allium ursinum). Ogni volta che visito questo bosco trovo qualcosa di nuovo: picchi verde, bozzoli di saturnide che si sono rivelati parassitato dai ditteri. Anche qua i rapaci notturni la fanno da padrone, perlomeno nelle mie uscite a caccia di borre!
Se vi interessano i boschi potete scaricare questo libro sulle foreste della pianura padana edito dal Ministero dell'Ambiente in collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine. Preparatevi, dopo questi primi post generalisti di inizio d'anno da domani si torna ai ciclidi.

Bozzolo di saturnide. Risulterà parassitato da ditteri.

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