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lunedì 9 febbraio 2009

Crenicichla mandelburgeri: il primo ciclide descritto nel 2009

Qualche giorno fa usciva un articolo con quello che sembra essere l'ultimo ciclide descritto nel 2008 (Crenicichla tesay, ne ho parlato in questo post) ed oggi scopro che il primo ciclide descritto nel 2009 è ancora una Crenicichla! Si tratta di Crenicichla mandelburgeri e l'articolo è liberamente scaricabile.


Crenicichla mandelburgeri sp. n.

Distribuzione e habitat. Località tipo di Crenicichla mandelburgeri è l'Arroyo Tembey , ma altri esemplari sono stati raccolti nell'Arroyo Poromoco, nell'Arroyo Pirayuy e nell'Arroyo Pirapó, affluenti della sponda destra del fiume Paraná in Paraguay. La maggior parte degli individui è stata raccolta in acqua marrone con profondità variabile fino ad 1 m. Le specie ittiche di tali ambienti sono tipiche dei corsi d'acqua di foresta: Astyanax sp., Bryconamericus sp., Heptapterus mustelinus, Rineloricaria sp., Rhamdia quelen, Oligosarcus paranensis, Apareiodon sp., C. lepidota e Gymnogeophagus cf. caaguazuensis.

Note: Pur popolando corsi d'acqua ben separati tra loro C. mandelburgeri non ha mostrato caratteri meristici (i caratteri di riferimento nella descrizione di una specie) e morfometrici che possano distinguere le diverse popolazioni. C. mandelburgeri è simile alle specie del genere che vivono lungo la costa del Brasile ed a C. iguassensis.


La considerazione finale di Sven Kullander riguardante la mancata diversità morfologica tra le popolazioni di C. mandelburgeri mi sorprende particolarmente. Kullander è un ittiologo troppo esperto per non sapere che nei ciclidi morfologia e variazione genetica non viaggiano in coppia. Spesso popolazioni ben differenziate dal punto vista genetico mostrano morfologie pressoché identiche (si pensi ai Tropheus del lago Tanganica oppure al genere Apistogramma) al punto che potrebbero essere quasi considerate specie diverse. Esiste anche la condizione opposta: popolazioni quasi identiche geneticamente hanno morfologie diversissime. Legata alla questione del disaccoppiamento geni-morfologia è la questione che se si continua a descrivere specie di Crenicichla, data l'estrema frammentazione di questo genere, il numero di specie salirà a valori elevatissimi. Penso che questo sia il destino che attende le Crenicichla. Basta leggere questo articolo riguardante le Apistogramma per capire cosa succederà appena inizieranno a indagare le popolazioni anche dal punto di vista genetico.



Kullander S. O. 2009. Crenicichla mandelburgeri, a new species of cichlid fish (Teleostei: Cichlidae) from the Paraná river drainage in Paraguay. Zootaxa 2006: 41-50.

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