Fotografia di Marko Lenac
Che sia finita la sbornia africana? Ultimamente si parla sempre più spesso di Ciclidi sudamericani, non solo tra i ciclidofili che non li hanno mai dimenticati, ma anche tra gli studiosi. Un lavoro recente si occupa dei modelli di differenziazione in Gymnogeophagus gymnogenys attraverso la "solita" analisi del DNA mitocondriale. Ecco l'abstract. L'avevo anticipato, ma non avevo ripreso il discorso.In questo lavoro, un paio di risultati sembrano interessanti. Alcune località mostrano ridotti scambi genetici tra alcuni gruppi di individui. Alcune popolazioni (come quelle del Rio Yi nella fotografia) sono costituite da diversi lignaggi. Queste due evidenze potrebbero essere prove di una differenziazione dovuta a speciazione simpatrica basata su fattori ecologici (specializzazioni alimentari) e sulla selezione sessuale come in alcuni ciclidi dei laghi del Camerun o del lago Vittoria. Potrebbero essere, ma non esiste la certezza della speciazione simpatrica dato che la situazione attuale potrebbe anche essere il risultato di differenziazioni iniziate in popolazioni situate in corpi d'acqua diversi che poi sono venute in contatto in un secondo momento per mutamenti ambientali (barriere geografiche esistenti che scompaiono per esempio).
Fotografia di Marko Lenac
Il solito orologio molecolare (ne avevo già parlato in precedenza, per esempio in questo post) data la separazione di Gymnogeophagus meridionalis da G. labiatus e di G. labiatus da G. gymnogenys a circa 4-5 milioni di anni fa. Lo scenario proposto per la differenziazione di G. cf. gymnogenys sembra congruente con la conquista da parte del mare (tragressioni) delle coste avvenute nel Pleistocene e nell'Olocene che produsse importanti modificazioni ambientali nel Brasile Sud orientale e nell'Uruguay meridionale.
Al di là delle ipotesi resta che i G. gymnogenys possono essere divisi in quattro gruppi di specie (identificabili grosso modo con le popolazioni del bacino del Rio de la Plata, del bacino della Laguna Merin, del bacino del Rio Negro e del bacino del Rio Uruguay superiore) che mostrano differenze genetiche talmente elevate da essere paragonate a quelle delle linee che hanno prodotto più specie tra i Ciclidi africani. Ecco, ancora una volta siamo tornati all'Africa. Ma non ne eravamo ebbri?
Al di là delle ipotesi resta che i G. gymnogenys possono essere divisi in quattro gruppi di specie (identificabili grosso modo con le popolazioni del bacino del Rio de la Plata, del bacino della Laguna Merin, del bacino del Rio Negro e del bacino del Rio Uruguay superiore) che mostrano differenze genetiche talmente elevate da essere paragonate a quelle delle linee che hanno prodotto più specie tra i Ciclidi africani. Ecco, ancora una volta siamo tornati all'Africa. Ma non ne eravamo ebbri?